
Fur Men: la nuova frontiera della moda maschile
Molte persone credono che quando si parla di pellicce, ci si riferisca esclusivamente al mondo femminile, mentre negli ultimi tempi anche la fur fashion maschile sta ricevendo un discreto successo, e non solo sulle passerelle di tutto il mondo.
Il fenomeno, tanto curioso quanto interessante per il mercato della pellicceria, sembrerebbe andare al di là dell’ermellino indossato dal Papa, o del famoso colbacco in pelle d’orso delle guardie della regina Elisabetta.
Mettendo da parte le più celebri autorità del pianeta, sembra che vere e proprie collezioni maschili prêt-à-porter si stiano diffondendo, sempre meno raramente, anche tra i volti noti più “popolari” come cantanti, musicisti, attori, registi, uomini dello spettacolo, che ricorrono alla pelliccia sia per ragioni di vanto, sia per ricercare nuovi canoni estetici, che conferiscano tratti distintivi a chi li indossa. In questi casi, l’eccesso di tendenza può far alimentare persino polemiche animaliste, se la pelliccia viene indossata da Luciano Ligabue nel videoclip della canzone “Siamo chi siamo”…
Secondo una ricerca Pwc/AIP, in Italia, dal 2010 ad oggi, solo le vendite dei capispalle maschili in pelliccia è salita dal 2 al 9%, mentre il 15% degli uomini è disposto anche a spendere più di 1.000 euro per un regalo fur fashion. Sebbene durante l’acquisto si guardi più alla qualità del prodotto, quasi il 9% di essi ammette di aver comprato una pelliccia per ragioni di prestigio e di lusso, segnali evidenti che il mondo del fur shopping stia facendo sempre più breccia nella sensibilità maschile. Se per gli uomini si tratta solo di un piccolo passo verso una nuova frontiera, le già “navigate” donne guardano da lontano il sesso opposto, considerando le pellicce alla stregua degli abiti quotidiani, preferendone, oltre allo stile moderno, il comfort per indossarle tutti i giorni.
Paradossalmente, la rotta tracciata dalla moda Fur Men, seppur a tratti, coglie in contropiede anche le teorie scientifiche ed evoluzionistiche di un noto biologo inglese, Mark Pagel, il quale sostiene che la specie umana si sia evoluta grazie alla preferenza, da parte delle donne, di uomini con pochi peli, spogli di quella pelliccia “naturale”, considerandolo esteticamente più pulito, sano, attraente e con meno batteri.
Per dirla alla Coco Chanel, un uomo può indossare ciò che vuole, ma resterà sempre un accessorio della donna (cit.).
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